
Eco-design e linguaggio ludico per un progetto sostenibile
Bookshop del Bioparco
Roma
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TIPOLOGIA Spazi culturali/commerciali, Interior
STATUS Realizzato
INCARICO Progettazione preliminare, esecutiva e di dettaglio, Direzione Lavori
LUOGO Villa Borghese Roma, Italia
ANNO 2005-2006
CLIENTE Fondazione Bioparco • Roma
DESIGN TEAM aavvce
con MOOK DESIGN e A4A design
PH aavvce
Bookshop del Bioparco di Roma
Il progetto del Bookshop della Fondazione Bioparco è stata l’occasione per rapportarci con un contesto ambientale e una funzione culturale ben precisi e rilevanti, e con temi emergenti come la sostenibilità, l’interesse per l’ecologia e l’esigenza di un nuovo benessere anche nello spazio interno e nelle sue componenti, partendo dalla necessità di definire uno spazio che seppur di piccole dimensione accogliesse alcuni elementi fondanti legati al carattere storico-ambientale del contesto.
Abbiamo ridato funzione e valore simbolico all’ex gabbia contigua agli spazi del bookshop aprendo un varco che ha messo in relazione i due ambienti e ha trasformato la gabbia in uno spazio ludico multi-funzione, creando inoltre un nuovo rapporto visivo con l’esterno; l’albero, su cui originariamente si arrampicava uno scimpanzè, è stato dipinto color lilla diventando una scultura-gioco a testimoniare la trasformazione della gabbia da luogo di costrizione a luogo della creatività.
Il progetto è stato impostato sul principio della sostenibilità articolandolo tra necessità di risparmio energetico e di utilizzo di materiali di recupero.
L’interno è caratterizzato da un complesso sistema di controsoffitti che, da un lato, costruiscono rapporti spaziali congrui alle destinazioni d’uso, dall’altro, ottimizzano e canalizzano l’illuminazione naturale, migliorando il comfort ambientale della libreria e limitando al minimo l’utilizzo di luce artificiale. Il controsoffitto crea, inoltre, un comparto isolante che limita notevolmente dispersioni termiche, riducendo al minimo la necessità di utilizzo dei sistemi di riscaldamento e rinfrescamento.
Gli arredi interni sono stati progettati e realizzati secondo i principi dell’ecodesign; utilizzano materiali di riciclo come il cartone alveolare, realizzato con carta riciclata e colle ad acqua, a sua volta riciclabile, e come l’MDF e l’OSB, pannelli di fibra di legno ottenuti da rifiuti legnosi provenienti dagli scarti della lavorazione industriale; materiali poveri e di recupero come il legno listellare e il legno industriale. Gli aspetti costruttivi e materici sono tutti denunciati e resi espliciti senza camuffamenti e artifici, mettendo in atto con un linguaggio semplice la storia della loro trasformazione.